“PICCOLO E’ BELLO ORA NON VALE”: I PASSAGGI GENERAZIONALI FAMILIARI
Spesso i problemi che colpiscono le aziende italiane non sono legati a errori di valutazione riguardanti le scelte di business, ma alla difficoltà nell’apportare i giusti cambi di rotta e nel farlo rapidamente. Perché il mercato oggi richiede risposte tempestive, come racconta Alessandro Dragonetti, co-managing partner e head of tax di Bernoni Grant Thornton. «La struttura tipica dell’imprenditoria italiana, in prevalenza dalle piccole e medie imprese a guida familiare, entra in difficoltà quando si incrociano tematiche di business e di tipo privato. Da qui l’esigenza di una gestione integrata delle sfide che si presentano in quello che globalmente viene definito come family business. La possibilità di m&a, la costituzione di accordi strategici e commerciali, l’ingresso di capitali terzi e persino l’eventuale cessione della maggioranza azionaria sono tutte eventualità con le quali un’azienda può trovarsi a fare i conti di fronte alla necessità di restare competitiva. Nessun paese come l’Italia presenta un’elevata sovrapponibilità tra management e proprietà. Il ruolo dei consulenti su questo fronte può essere decisivo. Occorre accompagnare l’imprenditore nella presa di consapevolezza che le professionalità presenti sul mercato possono aiutare la crescita dell’azienda in maniera sostenibile, garantendo in tal modo la prosperità alla famiglia stessa, figure indispensabili per diversificare i rischi. L’ingresso di nuove risorse qualificate ai piani alti dell’azienda può anche contribuire a programmare per tempo il passaggio generazionale, fase per sua natura critica e piena di insidie”.
DAL FINANCIAL TIMES: L’EFFETTO CARILLON SULLE BIG4 E L’IPOTESI DI BREAK-UP
Il rapporto della Commissione Parlamentare UK sul collasso della società Carillon (fallita) ha messo in evidenza il ruolo dei revisori che hanno permesso alla società di gonfiare il valore contabile dei contratti o evitandone la scrittura. L’investigazione ha portato forti critiche a KPMG e Deloitte, revisori per 19 anni di Carillon, e ad EY e PWC per i loro ruoli di consulenza, tutte accusate di essere “un club accogliente incapace di fornire il grado di indipendenza richiesta”. La Commissione pertanto suggerisce una revisione del mercato della revisione da parte dell’Ente per la competizione e i mercati. Le big4 si stanno preparando con “contingency plans” in caso di richiesta da parte regolatoria di un breakup delle attività audit inglese da quella consulenziale per sedare i conflitti di interesse e fare in modo che il pubblico e gli azionisti possano fidarsi di nuovo di questo tipo di società. Per essere efficace tale decisione non dovrebbe limitarsi solo al Regno Unito, visto che le Big4 sono presenti globalmente. A questo proposito Grant Thornton Uk ha ad esempio a marzo deciso di non partecipare alle gare per diventare società di revisione di società quotate poiché la maggior parte dei rinnovi dei contratti in gara venivano semplicemente passati alle Big4.
AMBROSETTI E IL VENTURE CAPITAL NELLE REALTA’ PIU INNOVATIVE
Secondo il recente rapporto della The European House Ambrosetti sei sono i punti per rifondare la ricerca e l’innovazione made in Italy dando più sprint alla competitività, ossia una strategia che aiuti il sistema paese a recuperare il gap accumulato nei confronti di altre economie avanzate lavorando su più fronti: le competenze tecnologiche e le risorse economiche che il venture capital mette a disposizione delle realtà più innovative oltre a un cambiamento culturale che promuova un approccio collaborativo tra le imprese e ricettivo verso l’esterno
LE SPAC SEMPRE PIU TRAGHETTATRICI DELLE PMI SUI LISTINI
Le Spac confermano il loro ruolo di acceleratrici di ipo. Gli investimenti complessivi delle Spac che hanno già consegnato efficacemente aziende in Borsa ammontano a circa 800 milioni di euro. E lo sbarco è avvenuto proprio per mano delle cosiddette Special purpose acquisition company, nate con l’obiettivo di raccogliere capitale per effettuare operazioni di fusione e/o acquisizione di aziende e di accompagnamento ai listini. A oggi, le Spac hanno raccolto 3,7 miliardi, significa che, investendo in Pmi eccellenti ne sostengono e ne sosterranno piani di crescita. Altra funzione importante delle Spac è aggregare, mettere insieme, consentire la crescita operando su eccellenze italiane che spesso si propongono frammentate, ma che per conquistare e presidiare i mercati del mondo devono fare sistema.
SOCIETA’ QUOTATE SEMPRE PIU’ ROSA : EFFETTI LEGGE GOLFO-MOSCA
A sette anni dall’introduzione della citata legge il numero di donne nei Consigli di Amministrazione ha superato la quota di un terzo prefissato dalla legge, infatti oggi nei Cda delle 227 Società quotate a Piazza Affari siedono 758 donne sui 2.244 consiglieri complessivi, mentre nelle società partecipate dallo Stato le Consigliere sono 660.
ELITE: l’INGRESSO DI UN NUOVO GRUPPO DI AZIENDE
30 nuove aziende fanno il loro ingresso nel programma, grazie alla partnership con Intesa Sanpaolo attraverso Mediocredito Italiano. Con questo ingresso ELITE raggiunge quota 890 società, con ricavi aggregati di oltre a 66,3 miliardi di euro, per oltre 313.000 risorse impiegate in tutta Europa, Le società italiane sono 552. Le nuove società selezionate per entrare nella community ELITE sono rappresentative di 14 diversi settori, dall’industria alla Farmaceutica dalla Tecnologia ai Servizi e provengono da 12 diverse regioni italiane.
AIM HA SUPERATO QUOTA 100 E POTREBBE SPINGERE FINO A 160 NUOVI DEBUTTI
Secondo l’amministratore di Borsa italiana l’accelerazione registrata dalle imprese verso il mercato azionario e verso l’AIm è destinata ad essere confermata, Un ruolo determinante lo hanno le banche. I tassi bassi stanno ridisegnano il loro modello di business a favore di ricavi da connessione rispetto al margine di interesse. Inoltre gli imprenditori di ultima generazione guardano alla crescita come ad un paradigma più importante, nel mercato globale le soietà anche piccole devono svilupparsi e diventare più internazinoali. obiettivi che richiedono risorse che possono provenire dalle banche o da una più robusta struttura patrimoniale ottenibile con l’ingresso nel mercato azionario.
RYANAIR : CHIUDE L’ANNO FINANZIARIO 2017-2018 IN CRESCITA
Utile in crescita del 10% a 1,45 miliardi di euro, nonostante la cancellazione di migliaia di voli da novembre a marzo: nell’esercizio finanziario dal 1 aprile 2017 al 31 marzo 2018, la principale compagnia aerea europea low cost ha registrato una crescita in linea con le previsioni, grazie a un aumento del traffico passeggeri, che sono stati 130,3 milioni, in aumento del 9% su base annua, toccando un nuovo record, con progressi registrati principalmente in Germania, Italia e Spagna. Nel complesso i ricavi sono cresciuti dell’8% a 7,151 miliardi di euro. Per l’anno finanziario in corso, Ryanair prevede un utile netto in calo tra 1,25 e 1,35 miliardi di euro, dovuto principalmente all’aumento del costo del carburante, con il Brent che ha appena superato la soglia degli 80 dollari per la prima volta dal novembre del 2014.
DAL FISCO
• Privacy: pronta la procedura online per la comunicazione al Garante privacy dei responsabili della protezione dei dati. Imprese ed enti sono dunque alle prese con un adempimento obbligatorio per il quale il garante ha predisposto quanto richiesto dalle norme. Il doppio adempimento (nomina e comunicazione all’Autorità dell’avvenuta nomina) deve essere realizzata entro il 25 maggio 2018
• Rottamazione cartelle: ha superato quota 950mila adesioni. E’ il primo bilancio delle richieste complessivamente presentate all’Agenzia Entrate-Riscossione nei 202 giorni, il 62% tramite canali digitali, web e pec, il 37% agli sportelli e 1% attraverso canali postali.
• Rifiuti metallici: dal 15 giugno 2018 saranno operative le nuove semplificazioni per l’esercizio della microraccolta di rifiuti metallici non pericolosi, l’attività consistente nel prelievo di rottami presso più produttori o detentori con lo stesso automezzo e il loro relativo trasporto in unica soluzione e nell’arco della stessa giornata, verso l’impianto di trattamento:
• Rifiuti elettronici: A partire dal 15 agosto, con l’entrata in vigore del sistema “open scope”, saranno considerati AEE (Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) molti nuovi prodotti, tra i quali carte di credito con chip, biciclette elettriche, prese elettriche multiple e prolunghe, stufe a pellet, apparecchiature di automazione per cancelli, tende e chiusure elettriche
• Contenzioso telematico: è sempre più telematico, seppure l’accesso sia ancora facoltativo, cominciano però a essere sempre più numerosi i contribuenti e professionisti che decidono di avvalersi delle procedure informatizzate predisposte dal Ministero dell’Economia per avviare un giudizio tributario: il 12,85% dei ricorsi presentati è stata fatta in modalità informatizzata.
• Fatturazione elettronica: la conservazione dell’e-fattura avrà rilevanza fiscale oltre che civilistica: ok dell’Agenzia delle Entrate all’equiparazione. Per la proroga o sterilizzazione sanzioni carburanti, invece, dipenderà tutto dalle decisioni politiche.
• Trust esteri: i trust esteri irregolari sotto il profilo dell’antiriciclaggio e controlli mirati negli studi di notai. L’istituto giuridico di matrice anglosassone è un sorvegliato speciale della GDF e le conferme di irregolarità rispetto alla normativa antiriciclaggio non mancano. La GDF ha da tempo posto in essere dei piani operativi di analisi sui trust operanti in Italia e sono state riscontrate irregolarità.
CINA E USA CERCANO UN INTESA
USA e CINA hanno concordato di “ prendere misure efficaci per ridurre in modo sostanziale il deficit commerciale degli USA nelle merci” con Pechino, in particolare nei prodotti agricoli ed energetici. Il governo Cinese ha acconsentito ad aumentare le importazioni dei beni americani. Si parla di una cifra attorno ai duecento miliardi di maggiori importazioni in cambio del ritiro dei dazi. Sarebbe questa ipotesi di accordo Cina e Stati Uniti per evitare una guerra commerciale. Pechino si impegnerebbe ad acquistare prodotti americani per ridurre l’avanzo negli scambi, Trump a eliminare gran parte delle restrizioni al commercio.
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