NOTIZIE PROFESSIONALI E FISCALI
IMPOSTA PATRIMONIALE AL 14?: il Governo federale di Berlino ha chiaro in mente da tempo, ma non osa ancora dirlo ad alta voce, poiché l’Italia è troppo debole verso la ricchezza privata, si pensa che una patrimoniale monstre del 14% sulla ricchezza privata, che è pari a 9.900 miliardi (sommando conti correnti, risparmi e immobili), potrebbe ridurre il debito pubblico, pari a 2.500 miliardi, ben al di sotto dell’attuale 137% del pil (1.800 miliardi), scendendo fino al 60%: esattamente la quota virtuosa della Germania, in linea con Maastricht. Ma la Germania non punta il dito solo contro l’Italia, ma anche nei confronti dell’Olanda, quale principale paradiso fiscale europeo per le grandi imprese.
SCUDO FISCALE: il Governo è alla ricerca di fondi per l’emergenza e prepara probabilmente un nuovo scudo fiscale. L’idea sarebbe quella di agevolare il recupero di 300 miliardi, ossia recuperare risorse ancora nascoste nei paradisi fiscali e nei caveau delle banche da incanalare verso il sostegno all’economia nazionale piegata dalla crisi, con un salvacondotto penale, consentendone la regolarizzazione a fronte di una obbligatoria sottoscrizione di titoli di stato, tipo emissioni particolari per il Covid19.
LEGGE 231 E RISCHIO SANITARIO: il rischio da Covid 19 come “ rischio di impresa” è stato analizzato da un documento del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e ne suggerisce la mitigazione attraverso una serie di prassi operative da adottare, da parte degli iscritti, a favore dei loro Clienti. Ciò tenendo conto che anche il ruolo degli organi di controllo societari si è modificato, essendo chiamati a monitorare costantemente il processo di adeguamento delle imprese alle esigenze generate dalla pandemia. Di conseguenza i protocolli di gestione dei rischi da reato previsti dal decreto 231/2008 in tema di responsabilità penale delle persone giuridiche, devono essere opportunamente riorientati partendo dal rischio sanitario.
STUDI PROFESSIONALI INDIVIDUALI E ASSOCIATI: NUMERI IN ITALIA E NEL MONDO, COMPENSI PROFESSIONALI
Secondo uno studio della Fondazione dei Dottori commercialisti, redatto prima dell’emergenza l’aggregazione digitalizzata tra studi è il primo step verso una piena integrazione. Con 5 passaggi graduali che vanno dal semplice professional networking tramite Linkedin o piattaforme simili fino alla condivisione di conoscenze e know how attraverso una specializzazione (che però significa anche trovare accordo su clienti e onorari) fino allo step finale: logo unico per studi aggregati in digitale (con competenze ripartite e onorari redistribuiti). La vera ricetta sono gli investimenti,, che solo chi ha una certa dimensione aziendale si può permettere.
• In Italia: per tipo di organizzazione il 66% dei professionisti lavora individualmente, il 2% in cooperativa, il 10% in studi associatI e il 22% studi societari.
• Nel Mondo: il 30% dei professionisti lavora singolarmente, il 34% in studi da 2 a 5 partner, il 36% in studi con oltre 6 partner.
• Volume d’affari in Italia : 80mila€ per gli studi individuali; 245mila€ in forma associata.
• Reddito: 49mila per i professionisti di studi individuali; 125mila€ per quelli che lavorano in studi in forma associata.
NOTIZIE ECONOMICHE
BANKITALIA rischio di insolvenza per i prestiti privati e gli interventi a sostegno delle imprese, coperti da garanzie pubbliche attivate a seguito dei decreti legge «Cura Italia» (n. 18/2020) e «liquidità» (n. 23/2020), «potrebbe superare il 10%». E questo a causa del fatto che la platea dei potenziali beneficiari è stata ampliata, includendo sotto l’ombrello pubblico, anche «le imprese con prestiti deteriorati». Non solo: a pesare saranno pure «le più elevate percentuali di copertura del credito» e «l’assenza di previsioni che limitino l’utilizzo delle garanzie ai soli nuovi finanziamenti o al rinnovo di quelli in scadenza contrattuale». A tracciare il quadro della situazione, il, capo del servizio struttura economica della Banca d’Italia. Sempre Bankitalia ha stimato in 450 mld di euro l’ammontare complessivo di credito con garanzie pubbliche, c potrebbero cumulare un fabbisogno aggiuntivo di fondi esterni dell’ordine di 50 mld».
INTESA SANPAOLO/UBI: compatta le fila e punta dritta su Ubi. L’assemblea dei soci della prima banca italiana ha dato il via libera all’operazione disegnata dal consigliere delegato Carlo Messina, che punta a creare il settimo gruppo creditizio europeo. Il presidente del gruppo,: “abbiamo risposto immediatamente, già nel mese di febbraio, mettendo 100 milioni di euro a disposizione della protezione civile, per far fronte alle nuove esigenze sanitarie». «è anche intervenuta nella realizzazione dell’ospedale da campo degli Alpini, realizzato a Bergamo e ha subito concesso moratorie a famiglie ed imprese, Ha predisposto un plafond di 50 miliardi di euro e tra marzo e aprile, ha erogato oltre 2 miliardi in nuovi finanziamenti alle pmi. «
RYANAIR:.
• Il patron di Ryanair si è espresso contro Lufthansa, che sarà probabilmente salvata dal governo Merkel. Troppo generosi i dieci miliardi di euro di cui si vocifera. Per O’ Leary i tedeschi finiranno per riemergere dalla crisi talmente rafforzati che «andranno in giro a comprarsi qualsiasi cosa». .
• Ryanair ha comunicato al sistema aeroportuale italiano le condizioni per la ripresa dei voli. In una lettera ai vertici degli scali italiani, «quello che è certo è che le compagnie aeree riprenderanno il servizio con il rischio di coefficienti di riempimento molto bassi, che comporteranno tariffe molto basse».. Ryanair chiede da maggio a ottobre di quest’anno l’azzeramento dei diritti di approdo, la cosiddetta tassa di atterraggio, e delle tasse sui passeggeri. Da novembre a marzo 2021 viene chiesto l’azzeramento dei diritti di approdo e il pagamento della tassa sui passeggeri al 50% del load factor. Quest’ultima misura è prevista anche nella terza fase, che va da aprile a ottobre 2021.
AIR FRANCE-KLM: otterrà almeno 9 miliardi di euro in sovvenzioni dai governi francese e olandese. Parigi erogherà un prestito partecipativo di 3 miliardi, più altri 4 mld garantiti al 90% dallo Stato. Il prestito con garanzia pubblica, ha una valenza di dodici mesi.
CORONAVIRUS NEWS
E partita la fase 2 , spostamenti nell’intera Regione e non solo nel Comune di residenza, per «Comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute e per incontrare congiunti» e passeggiate anche lontano da casa, Rimane il divieto di assembramento, la distanza interpersonale di almeno un metro» e l’obbligo delle mascherine e l’autocertificazione ( il Viminale emetterà il nuovo modello entro il 4 maggio).
Non si potrà andare in un’altra Regione a meno che non si abbiano le quattro esigenze
Funerali e matrimoni: Si potranno celebrare funerali con massimo di 15 parenti prossimi, preferibilmente all’aperto, con le mascherine e rispettando la distanza di un metro. Si possono celebrare anche i matrimoni con la presenza dei testimoni e dei parenti stretti. Senza festa.
I negozi al dettaglio (abbigliamento, calzature, gioiellerie) riapriranno il 18 maggio 2020. I clienti dovranno entrare in maniera scaglionata., essere puliti due volte al giorno e dovranno esserci dispenser per il disinfettante accanto alle casse e ai sistemi di pagamento elettronici. I centri commerciali rimarranno chiusi,
Gli Ospedali: realizzare in ogni struttura dei percorsi “sporchi” per i pazienti infettati dal Sars-Cov-2 e quindi contagiosi. E delle aree “pulite” per i malati che hanno bisogno di assistenza, ma nulla hanno a che fare con l’epidemia: per tornare “fino a un massimo del 60-70 per cento dell’attività ordinaria pre Covid, al fine di mantenere una riserva di risorse immediatamente disponibili nel caso di improvvisa recrudescenza dell’epidemia”, In particolare il Monzino propone tamponi rapidi per tutti i pazienti e test sierologici a tappeto sul personale, in modo da assegnare a medici e infermieri che hanno già sviluppato gli anticorpi i fragili che hanno bisogno di cure.

Teatro alla Scala: Prima l’omaggio alle vittime, poi quello alla liberazione dal virus. La Scala riaprirà a settembre con ” Messa da Requiem” di Giuseppe Verdi per commemorare i morti del Covid 19. Poi con l’esecuzione della “Nona sinfonia” di Ludwig van Beethoven per celebrare simbolicamente la “liberazione” dalla fase più difficile dell’epidemia.
Venezia : L’area veneziana e la città della laguna, del resto, sono colpite da una crisi senza precedenti a causa dell’azzeramento dei flussi turistici, che generano larga parte dell’economia locale. Secondo il Sindaco. «Questa è un’area con una specificità unica, che chiede di avere soluzioni e risposte in materia di ammortizzatori sociali e di sostegno ai lavoratori che siano appropriate. Una delle prime questioni da affrontare riguarda l’estensione da nove settimane ad almeno un anno per la cassa integrazione dei lavoratori che operano nei settori colpiti dal crollo del turismo», Abbiamo chiesto la possibilità di indebitarci, utilizzando il patrimonio dei Comuni per sostenere la spesa corrente in un momento eccezionale. Se il governo non ha i soldi, noi, insomma, siamo pronti a fare la nostra parte. Se qualcuno non vuole prendersi responsabilità ce le prendiamo noi».

Presidente Consiglio UE: Dobbiamo trovare dei compromessi con creatività ma non dobbiamo perdere di vista la bussola rappresentata dalla coesione, dalla convergenza, dalla cooperazione, dalla solidarietà e soprattutto dall’umanità, che va rimessa al centro del progetto europeo. «L’ultimo Consiglio europeo è stato essenziale perché abbiamo preso degli orientamenti strategici fondamentali. Un piano Marshall per la ripresa. Un rafforzamento del Bilancio Ue per i prossimi sette anni e la creazione di un Fondo di rilancio. Il sostegno finanziario dovrà andare nelle regioni e ai settori che sono stati più colpiti dal coronavirus. Abbiamo chiesto alla Commissione Europea di fare una proposta dettagliata e concreta molto rapidamente. C’è la volontà di lavorare velocemente e insieme. Nessuno Stato Ue può uscire da solo dalla crisi».
I dati sulle morti da Covid-19, che ci vengono comunicati quotidianamente dalla Protezione civile, si riferiscono solo ai pazienti con una diagnosi accertata tramite il tampone,. La stessa cosa avviene negli altri Paesi europei considerati. Un’elaborazione dell’Istituto per gli studi di Politica internazionale (Ispi) sui morti registrati dai rispettivi Istituti di statistica nazionali, ci permette di mettere a confronto Paese per Paese il numero dei morti di quest’anno con quelli degli anni precedenti. La differenza dovrebbe corrispondere alle morti da Covid-19, ma rispetto ai dati comunicati durante i mesi dell’epidemia c’è una notevole distanza. Cosa vuol dire? Che sono i morti sottostimati, cioè i pazienti che hanno contratto la malattia ma non sono stati tamponati e quelli deceduti per effetti collaterali del coronavirus: dai pazienti con infarti, ictus, aneurismi, o altre patologie, non visitati e soccorsi in tempo a causa degli ospedali pieni. Una volta individuato questo numero è possibile sapere anche quali sono i Paesi che hanno barato di più nella comunicazione e che hanno il tasso di mortalità in eccesso più alto per milione di abitanti. Riuscire a tener traccia delle persone decedute è cruciale per poter comprendere come stia procedendo realmente l’epidemia in ciascun Paese. I dati reali — ossia i morti in più rispetto agli anni scorsi — ci permettono anche di sapere qual è il Paese europeo davvero più colpito per milione di abitanti.

Ricerca di un farmaco in attesa del vaccino: Una task force segreta, composta di grandi scienziati e imprenditori americani, sta lavorando per sconfiggere il coronavirus in tempi record. I membri di questo gruppo, “Scientists to Stop Covid 19″, si descrivono come l’equivalente odierno del Manhattan Project, la collaborazione top secret fra scienziati che nella Seconda guerra mondiale portò alla costruzione della bomba atomica. Le loro raccomandazioni vengono trasmesse alla Casa Bianca ma l’approccio della task force è indipendente; si fonda sulla fusione di talenti scientifici e iniziative private. Tra i finanziatori l’Ad di Goldman Sach, il fondatore de gruppo Vista Equity partners e il copresidente di Bain Capital. Tra la dozzina di scienziati il genetista Michael Rosbash, premio Nobel della medicina nel 2017, Stuart Schreiber, scienziato chimico a Harvard, Edward Scolnick,ex direttore laboratori di ricerca del gruppo farmaceutico Merck; Michael Lin, neurobiologo dell’università di Stanford; Ben Cravatt della Scripps Research. Per sgomberare il campo da ogni sospetto di conflitto d’interesse, tutti coloro che partecipano alla task force hanno dovuto vendere le eventuali partecipazioni azionarie in aziende farmaceutiche che potrebbero trarre guadagno dallo sviluppo di nuove cure.

NEL MONDO
USA: milione di contagiati, un terzo della somma mondiale, la curva continua a crescere, così come il numero delle vittime: circa 55 mila. Il Cdc, Centers for Disease Control and Prevention, l’autorità sanitaria federale con sede ad Atlanta, raccomanda di mantenere il lockdown fino a quando non si registra una flessione dei casi positivi per quindici giorni consecutivi. Un vincolo tranquillamente ignorato da tutti gli Stati che hanno riaperto alcune attività produttive.
NUOVA ZELANDA: E’ riuscita a sconfiggere il virus grazie al blocco dei viaggiatori cinesi a inizio febbraio, la chiusura delle frontiere ai non residenti a metà marzo, quarantene ai confini, poi tamponi a tappeto e tracciabilità dei contatti. Il 23 marzo, quando la pandemia era ancora in una fase iniziale, ha imposto un mese di lockdown totale, poi prolungato di una settimana. Una strategia che si è rivelata vincente perché la curva dei contagi si è avvicinata allo zero in sole due settimane.
FRANCIA E SPAGNA:
• Il governo francese ha già deciso: le scuole riapriranno dall’11 maggio. Ma si scontra col parere del Consiglio scientifico del Ministero della Sanità, che propone di «mantenere asili, elementari, medie, licei e università chiusi fino a settembre». Senza scuole aperte, però, si ampliano le differenze di ceto tra gli studenti, alcuni in belle case con computer, altri privi di strumenti. E i genitori non possono riprendere a lavorare.
• In Spagna, viceversa, il governo di Pedro Sánchez ha dato il via libera da ieri alle uscite dei bambini fino a 12 anni, pur in un lockdown prolungato di 15 giorni; riservandosi di stringere la vite se ci fossero recrudescenze.