Passaggio Generazionale : i dati del cerif
In Italia 7 imprese su 10, tra quelle che hanno un fatturato tra i 20 e i 50 milioni di euro, è di natura familiare. Il 25% è guidato oggi da ultrasettantenni. Questo significa che una su cinque, nell’arco dei prossimi cinque anni, dovrà affrontare il passaggio del testimone alla successiva generazione. Il Cerif, su un campione di Pmi con fatturato compreso tra 15 e 150 milioni, che hanno affrontato il passaggio generazionale, afferma che su 34 passaggi generazionali analizzati, risulta infatti che il 71% dei passaggi generazionali delle imprese sono stati completati con successo, il 17% circa è ancora in atto, ma il 12% ha avuto esito negativo. L’analisi comparatistica delle aziende familiari dei paesi anglosassoni e, più recentemente, anche del Nord Europa, dimostra che gli strumenti di governance più efficaci per gestire il passaggio generazionale preservando il valore dell’azienda, sono quelli che favoriscono la netta distinzione tra gestione e proprietà.
AIDC FESTEGGIA LA PUBBLICAZIONE DELLA 200° NORMA ELABORATA DALL’APPOSITO COMITATO
Si è svolto a Milano l’incontro dedicato al tema “ Le norme di comportamento AIDC nel sistema tributario italiano”, organizzato da AIDC in collaboratore con IPSOA –Wolters Kluwer per celebrare la 200° norma di comportamento, prodotta da apposito comitato, dedicata ai limiti dell’accertamento posticipato. Secondo Edoardo Ginevra, presidente AIDC “per quarant’anni le norme hanno contribuito ad indirizzare il comportamento in una materia complessa attraverso analisi puntuali che hanno avuto sovente il pregio di offrire un riferimento di fronte alle molte incertezze che costituiscono da sempre un limite endemico del sistema tributario e spesso ne hanno anticipato l’evoluzione.”
PIANO MARSHALL PER L’AFRICA
Un Piano Marshall per l’Africa, ovvero una visione geopolitica nel continente per investire e battere la miseria atavica. Quante volte è stato annunciato? I flussi migratori impongono di riposizionare al centro del dibattito europeo il problema dello sviluppo congiunto. La cooperazione da sola non ce la fa, anche perché le rimesse degli immigrati la superano del doppio. È dunque il momento per un piano Marshall: investimenti mirati, non solo doni, per creare lavoro in terra africana e far contemporaneamente lavorare le imprese europee. Il denaro c’è: sta nella Bei, la Banca europea degli investimenti. Occorre darle mandato per operare fuori Europa. Si calcola che servano tra i 30 e i 40 miliardi. L’obiettivo è: creare sia lavoro sia un ambiente adatto per la nascita di piccole e medie imprese africane.
ARCAPLANET – MONDIAL PET : UN COLOSSO NEL SETTORE CIBO PER ANIMALI DOMESTICI
Nozze nel settore del cibo e dei prodotti per animali domestici. Il gruppo ligure Arcaplan acquista la Mondial Pet Distribution, cui fa capo la catena Fortesan della famiglia Pautassi, specializzata nello stesso settore. L’accordo tra i due pezzi da 90 del segmento pet è stato raggiunto elaborando un progetto industriale di integrazione che permette di rafforzare la presenza di Arcaplanet a livello nazionale e nasce cosi un polo da 300 negozi , contando su un fatturato complessivo, una volta insieme, di 250milioni di euro.
CINA
- LA VIA DELLA SETA: PARTE IL PRIMO TRENO CON PRODOTTI DI ALTA QUALITA’ ITALIANA
Il primo treno merci verso la Cina parte oggi dal polo logistico integrato di Mortara, inaugurando la nuova Via della Seta sulle orme di Marco Polo. Il treno è composto da diciassette vagoni in grado di caricare trentaquattro container da 40 piedi. Le merci contenute in questo primo treno sono macchinari, mobili, prodotti in metallo, piastrelle e automobili. Il treno merci attraverserà l’Europa passando attraverso la Polonia, fino a Malaszewicze, poi a Dostyk in Russia, dove punterà in direzione della Cina, un viaggio di 11mila chilometri in 18 giorni.
- RIDUZIONE DEI DAZI DOGANALI
Intanto la Cina dal 1 dicembre ridurrà i dazi doganali sulle importazioni di alcuni beni di consumo, dal 17,2% al 7,7 % in media, per rendere più accessibili prodotti di qualità che il “ made in China”, non è in grado di offrire, come ad esempio il latte per i bambini, ma è anche un cambiamento del modello di crescita del Partito-Stato, ossia da fabbrica del mondo a basso costo a società matura fondata sulla spesa dei consumatori interni e sui servizi.
ENI : DISSEQUESTRO PERCHE ESTRANEA A CONDOTTE ILLECITE
La Procura della Repubblica di Roma ha notificato il decreto di revoca del sequestro preventivo dei misuratori di prodotti petroliferi situati presso le raffinerie e i depositi fiscali della società in Italia. Eni si era dichiarata subito estranea a condotte illecite.
La decisione della magistratura della capitale è stata presa a seguito dei precisi impegni assunti dalla società, parte terza dell’inchiesta e non indagata. Il provvedimento di sequestro era stato eseguito dalla Guardia di Finanza tre giorni fa, nell’ambito di una indagine riguardo una maxi evasione fiscale nei depositi petroliferi di 13 regioni in cui stata accertata la sottrazione al pagamento delle accise gravanti su quasi 40 milioni di litri di prodotti, con conseguente evasione di circa 10 milioni di euro di tributi.
FAKE NEWS :FACILI DA CREARE, MA DIFFICILI DA CONTRASTARE
Il problema è da tempo sul tavolo dei governi e dei giganti del mondo digitale, ma la lotta alle fake news è ancora tutta da combattere. La difficoltà maggiore è che sono complicate da contrastare e facili da creare, basta pubblicare sui social network e su migliaia di siti internet alcune notizie mescolando il verosimile al vero, soprattuttto creando titoli che colpiscano l’attenzione dei lettori. Si è tentato di sradicarle, ma secondo l’Osservatorio giovani editori (opge) la cosa migliore sarebbe un progetto con al centro l’uomo, sviluppando un pensiero critico attraverso esercizi, soprattutto a scuola, che aiutino a distinguere i credibili da quelli che non lo sono.
ADDIO AI PARADISI FISCALI : BLACK LIST OCSE VUOTA?
Secondo l’Ocse non esistono più poiché anche Trinidad e Tobago, l’unico stato ancora nella black list OCSE, si è unito all’inclusive framework del BEPS.
STUDI DI SETTORE: I DATI DELL’AGE
Ancora in calo nel 2016 il numero dei contribuenti che presentano gli studi di settore, aumentano in generali i ricavi o compensi dichiarati in media dalle imprese e lavoratori autonomi, mentre scende leggermente la percentuale dei soggetti congrui, cosi si potrebbe sintetizzare le statistiche fornite dall’AGE relative agli studi di settore per il 2016, in quanto il modello è stato presentato da 1,3 milioni di soggetti.
LE CITTA’ ITALIANE E LA QUALITA’ DELLA VITA SECONDO I DATI DI ITALIA OGGI E IL SOLE 24 ORE
- ItaliaOggi
Bolzano e Trento ancora in testa alla classifica della qualità della vita 2017, i primi dieci posti della classifica tutti occupati da città del Nordest. Ai primi posti si trovano infatti solo città di piccole e medie dimensioni, tanto che per trovare un capoluogo di regione bisogna scendere fino alla trentasettesima posizione (Firenze), mentre le città più grandi (Roma, Milano, Torino, Napoli e Palermo) ristagnano nella seconda parte della classifica, anche se Roma, pur collocandosi 67ª, fa un bel balzo in avanti di 21 posizioni. Molte province italiane mantengono o consolidano le loro posizioni di vertice pur in assenza di grandi performance nelle dimensioni strettamente economiche. Le piccole e medie province ottengono buoni risultati in termini di qualità della vita, anche senza grandi risultati in termini economici, a dimostrazione che le realtà minori dimostrano spesso buone doti di flessibilità e capacità di adattamento anche a situazioni difficili, soprattutto quelle coinvolte in attività di ricezione turistica, al contrario delle grandi aree urbane, dove c’è un minor dinamismo inteso come capacità di reazione (resilienza) alla crisi.
- Il Sole 24 Ore
Belluno è la città regina 2017 per qualità della vita, recuperando tre posizioni e superando Aosta (vincitrice dell’anno scorso) e Sondrio (al 5° posto nel 2016). In generale, l’arco alpino si trova nei primi sette posti, nell’ordine, Belluno, Aosta, Sondrio, Bolzano, Trento, Triste e Verbano-Cusio-Ossola. Agli ultimi tre posti si piazzano: Reggio Calabria (108° posto, era 109° l’anno scorso), Taranto (che perde 4 posizioni, era al 105°) e Caserta (ultima, perde due posti rispetto al 2016 quando era al 108° posto). A segnare la performance migliore è il Friuli Venezia Giulia nel nord est: Trieste guadagna 4 posizioni, Gorizia 10, Pordenone 4. Solo Udine arretra di un posto ma resta nella top ten. A trascinare più in basso il nord ovest ci pensa la Liguria con le due provincie che fanno registrare le performance peggiori: Savona (perde 34 posizioni) e Genova (-27 posti). Il record negativo del Sud si commenta da solo: nelle ultime dieci posizioni, oltre a Carbonia-Iglesias e Reggio Calabria si piazzano solo province di Campania (Avellino, Salerno, Napoli e Caserta) e Puglia (Foggia, Lecce, Brindisi e Taranto).
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