CORONAVIRUS NEWS:
Il 4 maggio si avvicina e il Governo sta lavorando alla ripartenza!
“l ritorno alla normalità è un’esigenza di tutti. Ma l’avventatezza potrebbe compromettere tutti i sacrifici che i cittadini con responsabilità e disciplina hanno affrontato fin qui».: cosi ill premier Conte durante l’informativa al Senato spiega e rilancia la «fase 2», il piano nazionale per ripartire a iniziare dal 4 maggio. L’obbligo di indossare mascherine e il distanziamento sociale dovranno essere mantenuti, seppure con alcune modifiche, fino a che non ci sarà un vaccino. In arrivo un nuovo decreto legge con cui il Governo impegnerà «non meno di 50 miliardi».
I negozi
1. Nel governo sta maturando la convinzione di dover aprire tutti i negozi al dettaglio che sono in condizioni di garantire la sicurezza di personale, clienti con mascherine e guanti, la distanza di un metro, le file all’esterno, i dispenser per il disinfettante alle casse. Tra le misure allo studio per ridurre l’affluenza è prolungare gli orari ed estendere le aperture 7 giorni su 7, per quei negozianti che saranno in condizione di sostenere le spese.
2. Chi vende vestiti dovrà occuparsi della sanificazione dei camerini e i vestiti che saranno provati dovranno poi essere sanificati. Ecco perché bisognerà prevedere dei sistemi di sterilizzazione particolari che possano garantire la massima igiene di locali e prodotti.
I cantieri: Una parte del settore edile è già stato sbloccato con la riapertura di alcuni cantieri pubblici per riparare le strade, restaurare le scuole e riprendere la prevenzione dei dissesti idrogeologici. Anche i progetti privati potranno ripartire se sarà possibile mantenere la distanza tra gli operai. Una regola che vale anche per le cave e le miniere.
Le aziende: È l’Inail ad evidenziare che nella fase 2 «le aziende dove non è già presente il medico competente, in via straordinaria, devono provvedere alla nomina di un medico competente ad hoc per il periodo emergenziale o soluzioni alternative, anche con il coinvolgimento delle strutture territoriali pubbliche (ad esempio, servizi prevenzionali territoriali, Inail, ecc.) che, come per altre attività, possano effettuare le visite, magari anche a richiesta del lavoratore». In base a questo «il medico competente va a rivestire un ruolo centrale soprattutto per l’identificazione dei soggetti suscettibili e per il reinserimento lavorativo di soggetti con pregressa infezione da Covid-19». Suggerita poi la «la “sorveglianza sanitaria eccezionale” per i lavoratori con età superiore ai 55 anni o al di sotto di tale età ma che ritengano di rientrare, per condizioni patologiche, in questa condizione anche attraverso una visita a richiesta.
Turismo: si stanno studiando percorsi per poter consentire le visite nei siti archeologici come Pompei, i fori romani e in tutti i luoghi dove sia possibile entrare da soli o al massimo in due. Più complicata appare invece la riapertura dei musei, sia per le file agli ingressi, sia soprattutto per i costi che non potrebbero essere sostenuti con una bassa affluenza.
Cinema e teatri: Al momento non è prevista la riapertura dei luoghi di aggregazione, soprattutto al chiuso. Le arene potrebbero subire una deroga, ma soltanto se l’indice di contagio R0 fosse davvero basso e comunque con scaglionamento e poltrone distanti. Esclusa almeno fino a settembre la possibilità di organizzare eventi e convegni, presentazioni o manifestazioni pubbliche.
Task force Colao
• Riaprire l’Italia «per gradi successivi», in modo da accompagnare il Paese verso una «fase di convivenza con il virus». Resta la possibilità che in caso di necessità «aree più o meno vaste del Paese possano tornare indietro»., un nuovo picco di contagi, la mancanza di posti letto negli ospedali Covid o nelle terapie intensive, la scarsità di dispositivi di protezione personali come le mascherine.
• I settori che saranno riaperti per primi saranno quelli con l’indice di rischio più basso nelle tabelle presentate dall’Inail. Le persone che dovrebbero rientrare al lavoro sono tra i 2,5 e i 2,8 milioni. I settori coinvolti ne occupano 4 milioni. Ma chi oggi è in smart working, perché fa attività d’ufficio e non di fabbrica, e chi rientra nelle categorie a rischio per motivi di salute continuerà a lavorare da casa.
• Il documento della task force sottolinea come il vero problema per la fase due, specie nelle grandi città, sarà quello dei trasporti pubblici. Da qui l’idea di scaglionare quanto più possibile gli orari di ingresso e di uscita dai luoghi di lavoro. Quel metro di distanza che deve essere garantito non solo all’aperto ma ancor di più dentro tram, bus e metrò e che limita la capienza nelle ore di punta al 30 per cento, se non al 25 o del 20 per cento.
• E, in prospettiva, anche delle scuole, delle università, dei negozi.
• L’obiettivo ambizioso è quello di eliminare, nei limiti del possibile, il concetto di ora di punta. Sarà utile incentivare la mobilità sharing, specie su due ruote, e in generale l’uso della bicicletta.
• Il documento sottolinea il ruolo della app per tracciare i contatti dei positivi ed arginare il rischio di una seconda ondata. Secondo la task forse si tratta di uno strumento importante che deve essere «utilizzato e diffuso». Così come ci deve essere un unico gestore dei dati, non solo per motivi di sicurezza, ma anche per fare in modo che i dati parlino tra loro e la mappatura sia efficace.
• Stesso discorso per i test sierologici, capaci di individuare chi è entrato in contatto con il virus. Vengono definiti uno strumento importante per la ripartenza, ma senza entrare nel merito. Così come per la scuola: serve un piano, ma a definirlo sarà il Ministero dell’Istruzione, con relativa task force.
DAL MONDO DELLE DONNE
1. Bonino: è come se il Paese continuasse a tagliarsi un braccio. La parità sparisce se non c’è un obbligo di legge. In Italia la parità di genere esiste solo il sabato e alla domenica nei convegni. Poi dal lunedì chi ha il potere reinserisce il pilota automatico e sceglie gli uomini che conosce, di cui è amico, che gli girano intorno. Ci saranno ormai già 15 task force e un proliferare di “tavoli” che sembra di stare all’Ikea, e le donne sono infima minoranza. Altro che parità di genere».
2. «È stata pubblicata, nella normativa della Sezione Coronavirus del sito del Dipartimento, l’Ordinanza con la quale è stata ridefinita la composizione del Comitato tecnico scientifico costituito da esperti e qualificati rappresentanti degli Enti e delle Amministrazioni dello Stato che supportano il Capo della Protezione Civile nelle attività finalizzate al superamento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19». Tutto bene, tempo di ricostruzione, bisogna allargare. Peccato che a seguire siano 20 nomi tutti al maschile: 13 di base più 7 esperti a coadiuvare. Ma è possibile che non ci fosse una donna — o anche dieci, magari — con attitudini e titoli all’altezza?
Giuseppe De Rita (sociologo e fondatore Censis): “Serve uno scatto come nel Dopoguerra. Non si può solo aspettare il bonus dello Stato”
TEST SIEROLOGICI
1. Via libera, da domani, ai test sierologici in Lombardia. Si parte dalle provincie di Lodi, Cremona, Bergamo e Brescia, le più colpite dal coronavirus. Mentre dal 29 aprile, in ritardo due giorni sulla tabella di marcia, le analisi saranno estese a Milano e nel resto della Regione. I test saranno dapprima rivolti a medici e infermieri, categorie ben definite di cittadini come chi è in «quarantena fiduciaria», soggetti sintomatici, con quadri simil influenzali o senza sintomi da almeno 14-21 giorni segnalati dai medici di Medicina generale alle Ats (azienda territoriale sanitaria).
2. La Diasorin ha sfruttato il know how del San Matteo in virologia e l’esperienza dei 1200 pazienti covid qui trattati per mettere a punto « un’esca con la proteina del covid- 19 che pesca nel sangue per vedere se gli anticorpi abboccano con la specificità di trovare gli Igg neutralizzanti, anticorpi che si collocano sulla punta della corona del virus, che si creano nella fase più avanzata dell’infezione e fanno da protezione al virus. In 60 minuti la provetta viene analizzata: se gli anticorpi ci sono, l’individuo viene sottoposto al tampone.
NOTIZIE ECONOMICHE
PETROLIO E BORSA: La sfiducia originata dal collasso del prezzo del petrolio — lunedì per la prima volta sotto zero in tutta la sua lunga storia — ha accelerato la corsa ad uscire dagli investimenti giudicati più a rischio, e ha fatto altre vittime finanziarie: le Borse, che sono scese, mentre è aumentata la richiesta di titoli di Stato. Il problema di fondo resta l’eccesso di offerta, circa 30 milioni di barili in più, e l’insufficienza delle risposte fin qui date dai produttori. La saturazione dei depositi, e i problemi causati anche al mondo dei «barili di carta» ne sono solo una conseguenza. I consumi sono drammaticamente scesi.
Il termine Brent caratterizza oggi il petrolio di riferimento europeo, un prodotto molto leggero, risultato dell’unione della produzione di 19 campi petroliferi situati nel Mare del Nord.
WTI ( West Texas Intermediate) anche noto come Texas Light Sweet, è un tipo di petrolio prodotto in Texas e utilizzato come benchmark nel prezzo del petrolio.
EUROPA:
• Si va verso un primo, preliminare, accordo su Recovery Fund e bond europei per sostenere l’economia schiacciata dal Covid-19. Queste le aspettative in vista del summit dei capi di Stato e di governo di domani. Sarebbe un risultato provvisorio,
• La cancelliera tedesca, si è detta infatti disponibile a valutare l’introduzione nell’Unione europea un nuovo strumento finanziario, in chiave di solidarietà con i paesi più colpiti dal Coronavirus, purché ciò avvenga nel rispetto dei trattati.
Gruppo CAP: rinvia l’emissione della prossima bolletta per le circa 30mila utenze a esercizio artigianale e commerciale, industriale, agricolo, ma anche a scuole, ospedali, case di cura e Terzo settore.
BUROCRAZIA OLTRE IL VIRUS: Ci si mette pure la burocrazia. Con leggi, circolari e disposizioni varie che complicano la vita alle aziende italiane, già alle prese con la crisi economica legata al coronavirus. Secondo uno studio della Cgia di Mestre, l’associazione che rappresenta gli artigiani e le pmi, il coacervo di cavilli e fiscalismi costa alle imprese 57,2 miliardi di euro l’anno. Con i recenti decreti governativi che hanno intricato ancor più le cose.
Toyota: ha riaperto la fabbrica francese di Valenciennes lunedì 20 aprile dopo averla adeguata per rispettare il protocollo di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
Danimarca e Polonia: mettono il veto ai sussidi per le società registrate in paradisi fiscali. Sabato il Ministero delle finanze danese ha annunciato la distribuzione di nuovi fondi di salvataggio fino a luglio, ma ha sottolineato che le imprese con sede nei paradisi fiscali verranno escluse. Inoltre, le imprese che chiedono una proroga degli aiuti di stato danesi non dovranno distribuire dividendi e dovranno astenersi dai riacquisti di azioni proprie nel 2020 e nel 2021.
Alberghi: Allerta del Viminale. Sono decine le richieste di acquisto per hotel in crisi. Il Viminale ritiene opportuno avere la segnalazione di ogni compravendita o accessi al credito sospetti.
Il Covid :e’ più cattivo dove l’aria è malata:: Uno studio di tre università (Tor Vergata, Oxford University Università di Torino) evidenzia la clamorosa relazione tra epidemia ed inquinamento: i danni sono maggiori nelle zone che non hanno fermato o modificato la produzione.
NOMINE : Le mani della maggioranza nei CDA delle partecipate del Tesoro
Movimento 5 Stelle
• Lucia Calvosa: Eni, Presidente
• Michele Crisostomo: Enel, Presidente
• Luciano Carta : Leonardo, Presidente
• Stefano Donnarumma: Terna, Amminsitratore Delegato
• Guido Bastianini: MPS, Amministratore Delegato
• Paolo Simioni: Enav, Amministratore Delegato
• Emanuele Piccinno: Eni, consigliere
• Carmine America; Leonardo, consigliere
• Paola Giannetakis: Leonardo, consigliere
• Rosella Castellano: MPS, consigliere
• Rita Laura D’Ecclesio: MPS, consigliere
Partito Democratico:
• Claudio Descalzi: Eni, Amministratore Delegato
• Francesco Starace: Enel, Amministratore Delegato
• Alessandro Profumo: Leonardo, Amministratore Delegato
• Matteo Del Fante : Poste, Amministratore Delegato
• Valentina Boselli: Terna , Presidente
• Patrizia Grieco: MPS, Presidente
• Maira Bianca Farina : Poste Presidente
• Francesca Isgrò: Enav, Presidente
• Nathalie Tocci : Eni, consigliere
• Roberto Rao: MPS, consigliere
• Francesca Battio: MPS, consigliere
• Bernardo De Staso: Poste, consigliere
• Valentina Canalini: Terna, consigliere
Italia Viva
• Federica Guidi : Leonardo, consigliere
• Emanuele Carbone : Terna, consigliere
• Ade De Cesaris: Eni, consigliere
Liberi e Uguali
• Mariano Mazzucato: Enel, consigliere
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