GDF
• Dare alla Guardia di finanza la possibilità di accedere alle informazioni relative ai conti finanziari esteri. È l’auspicio espresso dal Comandante generale della Guardia di finanza, generale Giorgio Toschi, intervenuto in audizione alla Commissione Finanze della Camera. «Si tratta di dati e notizie, che potrebbero formare oggetto di investigazioni e rivelare l’esistenza di frodi fiscali se non addirittura di altre gravi forme di illegalità quali, ad esempio, la costituzione di provviste all’estero da impiegare per dazioni corruttive». L’auspicio è che la GDF possa accedere allo scambio automatico obbligatorio di informazioni fiscali, comprese quelle relative alla rendicontazione paese per paese previste per i gruppi multinazionali.

• Da gennaio 2017 a maggio 2018 la Guarda di finanza ha sottoposto a sequestro beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per un valore di 8 miliardi. Frutto di 15.294 investigazioni rivolte a tutte le tipologie di reati fiscali. Per il contrasto all’evasione fiscale, nel 2017 sono stati approntati 21 piani operativi. La Guardia di finanza ha proposto il recupero di imposte all’Agenzia delle entrate per 49,2 miliardi.

• Bussa alla porta dei professionisti tenuti agli obblighi antiriciclaggio per raccogliere dati e informazioni per potenziare lo scambio informativo con l’Unione Europea. A questo scopo si dota degli strumenti per ricercare e fornire tutte quelle informazioni richieste in materia di contrasto al riciclaggio. Saranno richieste direttamente al professionista, il quale rischierà anche un accertamento qualora emergano significative evidenze, sintomatiche di violazioni alle prescrizioni del Dlgs 231/2007.

ELUSIONE : I RISULTATI PRESENTATI DALL’OCSE A SEGUITO DELL’INTRODUZIONE DEL PROGETTO BEPS
Dal 2008 a oggi, ossia da quando i grandi del mondo hanno dichiarato guerra all’evasione internazionale, gli sforzi compiuti per mettere all’angolo il tax planning spregiudicato e per favorire la trasparenza hanno fruttato agli stati 93 miliardi di euro tra maggiori imposte, sanzioni e interessi. Dopo decenni di segreto bancario lo scambio automatico di informazioni è ormai una realtà, che dal prossimo mese di settembre abbraccerà oltre 100 paesi. Il progetto Beps ha portato i gruppi a svelare le proprie politiche di transfer pricing, mentre le autorità fiscali hanno avuto accesso alle informazioni relative a 17 mila ruling. Risultati definiti «eccezionali, ma c’è ancora molto da fare, soprattutto sul fronte della tassazione delle multinazionali del web.

CORTE COSTITUZIONALE: SENTENZA SULL’AVVISO DELLA CARTELLA DI PAGAMENTO
La notifica della cartella di pagamento tramite raccomandata con ricevuta di ritorno è legittima. Pur costituendo una procedura semplificata rispetto alla notifica tramite ufficiale giudiziario o messo, non si registrano «svantaggi» tali per il destinatario da compromettere il diritto di difesa. È quanto ha affermato la Corte costituzionale, che, con la sentenza n. 175/2018, depositata ieri, ha fornito un verdetto piuttosto atteso dai professionisti specializzati nel contenzioso tributario.

CASSAZIONE : RECENTISSIME SENTENZE

1. È valido l’accertamento fiscale notificato prima di sessanta giorni dall’ispezione se la documentazione acquisita non è stata rilevante ai fini dell’atto impositivo, in questo caso alcuni costi già chiesti dall’amministrazione finanziaria e non esibiti in precedenza dall’imprenditore.

2. La consulenza tributaria è un’attività riservata ai professionisti iscritti ad un albo o ad un ordine. Senza l’iscrizione, il soggetto che la pone in essere è colpevole di esercizio abusivo della professione, anche se ha avvertito il cliente della sua mancata appartenenza ad albi o ordini professionali. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, sesta sezione penale, nella sentenza n.33464 del 18 luglio 2018.

3. Contribuenti esonerati dal pagamento delle sanzioni se le norme di legge non sono chiare e se c’è incertezza oggettiva sugli adempimenti fiscali. L’incertezza oggettiva che giustifica l’esclusione delle sanzioni può derivare da contrasti giurisprudenziali, dottrinali e da prese di posizione non univoche espresse con note e circolari ministeriali sugli obblighi tributari. L’importante principio è stato affermato dalla Corte di cassazione, con la sentenza 18405 del 12 luglio 2018.

PER GLI STUDI PROFESSIONALI ARRIVANO LE STARTUP
Opportunità , ricerca dell’efficienza e del vantaggio competitivo: queste sono le aree su cui lavorano 410 startup innovative che in tutto il mondo sviluppano soluzioni per i professionisti, che in due casi su tre riguardano i servizi a supporto degli studi, il restante punta a disintermediare il rapporto con il cliente. L’offerta più ricca è quella dei legali (40%), seguita da quella dei commercialisti (23%), consulenti del lavoro (10%), notai. Un terzo punta ad un offerta che abbraccia più categorie: questa la fotografia presentata dal rapporto dell’Osservatorio professionisti e innovazione del Politecnico di Milano.