SVIZZERA : TORNA AD ESSERE POCO COLLABORATIVA
Dopo l’allerta dell’Ocse che, nel suo Implementation report di novembre, segnalava il ritardo di decine di Paesi nell’adeguamento agli standard per il futuro scambio di informazioni, ora la cronaca porta dritto in Svizzera. Il Parlamento di Berna voterà un’interpretazione molto restrittiva del rilascio delle informazioni riguardanti cittadini stranieri con conti e investimenti nei suoi istituti finanziari, tornando in sostanza a rilanciare lo storico brand di cassaforte alpina di “segreti&riservatezza”. Le banche e gli altri intermediari dovranno avvisare in anticipo i correntisti/risparmiatori/investitori stranieri circa i dati che si accingono a inviare automaticamente alle loro autorità fiscali. L’inversione di orientamento sul tema “trasparenza” non è comunque un’esclusiva d’oltralpe: dall’incrocio dei 148 Paesi che hanno siglato accordi multilaterali o bilaterali per lo scambio di informazioni fiscali, ben più della metà (90) mantengono una forma più o meno intensa di segreto bancario, e 37 di questi addirittura conservano il totale segreto bancario. Ancora più esplicita la posizione di altri 22 Paesi che non hanno siglato alcun tipo di accordo per lo scambio di informazioni fiscali. Intanto però l’Europa ha approvato ieri le misure ispirate dai 211 suggerimenti formulati dalla Commissione speciale d’inchiesta del Parlamento europeo sul riciclaggio di denaro, l’elusione fiscale e l’evasione fiscale, con la creazione di registri pubblici dei titolari effettivi delle aziende, le sanzioni contro gli intermediari che favoriscono la pianificazione fiscale aggressiva e la richiesta di costituire una commissione permanente per indagare sulla fiscalità.
RYANAIR : MINACCIA LICENZIAMENTI CAUSA SCIOPERO
Dure prese di posizione del Governo contro Ryanair che ha minacciato conseguenze per i piloti e assistenti di volo che si asterranno dal lavoro.
BREXIT : IL PREMIER THERESA MAY ANCOR PIU’ IN DIFFICOLTA’
Theresa May sconfitta su Brexit in Parlamento, grazie ad un emendamento all’European Union Bill da parte dei conservatori pro-UE. Pertanto il Parlamento dovrà votare in modo vincolante sugli accordi finali.
ENI : ESCE DAL MOZAMBICO
Ha completato la vendita ad Exxon Mobil Development Africa, controllata da Exxon Mobil, di un interesse indiretto pari al 25% di Area 4, il blocco a gas nel Bacino del Rovuma in Mozambico. I termini della cessione prevedono un pagamento di 2,8 miliardi di dollari, più aggiustamenti contrattuali.
LUFTHANSA : SI RITIRA DA AIR BERLIN
Ha ritirato l’offerta per acquisire la filiale di Air Berlin, Niki. A motivare la decisione, le contestazioni mosse dalla Commissione UE, che non darebbe il via libera all’accordo per ragioni di concorrenza. La compagnia ha chiarito che proseguirà a espandere la sua attività low cost Eurowings, ma senza l’acquisizione di Niki. Intanto gli amministratori di Air Berlin hanno tenuto colloqui con IAG (British Airways) e la Condor di Thomas Cook, anche se non c’è un’offerta sul piatto.
STMICROELECTRONICS
Il leader globale nei semiconduttori, quotato al MTA, ha rilevato Atollic, società specializzata negli strumenti di sviluppo software. L’acquisizione è avvenuta con un pagamento in cassa di 7 milioni di dollari e con un importo differito intorno al milione di dollari subordinato a determinate condizioni.
ASSICURAZIONI GENERALI: AFFRONTA LA RIORGANIZZAZIONE PER AFFRONTARE SFIDE DIGITALI
Rivede i vertici organizzativi creando la posizione di Group Chief operations & insurance officer. Tale tipologia di manager, dal 2018, entrerà a far parte del Group management Committee, formato da 12 persone e presieduto dall’A.D., definisce le priorità strategiche a livello globale. La nuova figura integra le attività dell’area Operations con quelle dell’Insurance Officer, al fine di semplificare al struttura manageriale e razionalizzare la macchina operativa, soprattutto per affrontare le sfide imposte dalle nuove tecnologie digitali. A livello geografico è stata eliminata l’area EMEA, i cui paesi sono stati distribuiti in altre zone di competenza.
PRYSMIAN : ACQUISISCE ORDINE IN BAHRAIN
Ha ottenuto un contratto di circa 80 milioni con Electricity & Water Authority (EWA) del Regno del Bahrain per la realizzazione del circuito ad anello in cavo a 400 kV per la trasmissione di energia. Il progetto, parte del programma strategico 400 kV Transmission Development di EWA, risulta di cruciale importanza per lo sviluppo delle infrastrutture in Bahrain ed è il primo cavo sottomarino ad essere installato.
ARAMCO . USA E GIAPPONE TEMONO LA CESSIONE DEL 5% ALLA CINA E PROPENDONO PER LA QUOTAZIONE
La partita per l’Ipo più grande di tutti i tempi è tutta ancora da giocare. Se tra le borse su cui Riad potrebbe scegliere di collocare il 5% del suo gioiello ci sono in prima fila New York, Londra, Tokyo e Hong Kong, le cose potrebbero andare diversamente: gli USA e il Giappone avrebbero esortato la monarchia saudita ad andare avanti con il piano che prevede la collocazione in Borsa nel 2018 perché temono che la Cina possa acquistare parte del pacchetto, se non tutto, consolidando la crescente influenza in Medio Oriente e assicurarsi un’ulteriore fetta dell’export saudita, scenario allarmante per il Giappone, che dall’Arabia importa un terzo del suo fabbisogno di greggio. Se Ryad scegliesse la borsa americana si rafforzerebbe l’alleanza strategica forgiata da Trump in funzione anti-iraniana, ma vorrebbe dire esporsi alla severa regolamentazione di Nyse. Siccome la monarchia di Ryad non è nota per la sua trasparenza e custodisce gelosamente i dati sensibili di Aramco, oltre a essere una scelta non facile,chi può garantire altrimenti se le riserve accertate sfruttabili ammontano davvero a 260,8 miliardi di barili?
ARDIAN CEDE AD AXA E APG
A seguito di un’asta competitiva, Ardian, società di investimenti indipendente, ha siglato un accordo per la cessione di un portafolio di asset infrastrutturali di oltre 1 miliardo di euro ad Axa e Apg, entrambi già azionisti del portafolio dal 2006. Ardian rimarrà asset manager e advisor del portafolio, che si compone di otto asset strutturali principali diversificati in termini sia geografici sia settorali, conta su 66 miliardi di dollari in gestione o oggetto di consulenza in Europa, Nordamerica e Asia, 470 dipendenti in 12 sedi.
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