PERCASSI: LA STORIA DI UNA FAMIGLIA
Alleva, valorizza e vende giovani talenti del calcio, ma compra anche manager di lunga esperienza nei cosmetici: è la doppia anima di Antonio Percassi, classe 1953 da Clusone (Bergamo) a capo di un gruppo, attivo nell’immobiliare, nella cosmetica, nello sport e nell’alimentare, che fattura complessivamente quasi 800 milioni e il cui patrimonio netto consolidato sfiora i 450 milioni: questi sono i termini di grandezza di Odissea srl, controllata integralmente da Percassi, al centro di una galassia di società sparse in mezzo al mondo e che ha la punta di diamante in Kiko ( 600 milioni di giro d’affari, 1000 negozi in 20 paesi). L’imprenditore insieme ai suoi figli continua a diversificare. Oltre a Kiko, negli anni sono satti lanciati i progetti Womo e Bullfrog per il pubblico maschile, Madina (1992), la catena Vergelio Milano (11 milioni di ricavi nel 2015) Ha mantenuto la joint venture nel marchio di moda Billionaire Italian Couture, ha deciso di investire nel food creando Food & Beverage (Da 30Polenta, Casa Maioli, piadineria e Caio , ristorazione) e sarà lui a portare nel 2018 Starbucks nel centro di Milano e a creare a Segrate il più grande shopping mall d’Europa (Westfield Village,, 1-3 miliardi di investimento, 300 negozi e 175 mila mq di superficie commerciale), ci sono poi gli investimenti nella squadra di Calcio dell’Atlanta e l’investimento nello Stadio comunale per trasformarlo investendoci quasi 40 milioni e infine la nuova sede del Gruppo vicino a Capriate, progetto che prevede anche la realizzazione di un polo culturale.
EASYJET : DIVENTA EUROPEA, ASSUME E HA BUONI RISULTATI
Easyjet ha ottenuto ufficialmente il certificato di operatore aereo in Austria, una mossa che garantirà alla compagnia aerea britannica a basso costo di continuare a volare in Europa anche dopo l’addio definitivo del Regno Unito all’Unione. La nuova divisione si chiama Easyjet Europe diventerà la terza divisione aerea del gruppo dopo EasyJet basata a Luton, a nord di Londra e EasyJet Switzerland a Ginevra. Intanto il CEO, Carolyn McCall, che lascerà Easyjet a fine anno per passare a ITV Broadcasting, ha annunciato i risultati del terzo trimestre, migliore delle attese, passeggeri in aumento del 10,8% a 22,3 milioni e ricavi saliti del 16%. L’avvio della divisione europea, dopo l’ottenimento della licenza di operatore aereo e del Coa Austriaco porterà alla re-immatricolazione di tutti i restanti aeromobili basati in Europa (circa 110). La compagnia ha altresì presentato offerta non vincolante per Alitalia.
EasyJet ha previsto un piano di assunzioni di 1200 unità di personale favorito dalla crescita del gruppo. Non sono ancora stati annunciati i paesi coinvolti, ma saranno diversi e le assunzioni avverranno tra ottobre e dicembre 2017.
RYANAIR: FESTEGGIA I BUONI RISULTATI TRIMESTRALI ED E’ IN CORSA PER ALITALIA
Ryanair brinda ai risultati dei primi tre mesi dell’anno. La compagnia aerea ha registrato nel primo trimestre un balzo dell’utile del 55% a 397 milioni di euro, contro i 342 previsti e i 256 del primo trimestre dello scorso anno. Il traffico nel periodo è aumentato del 12%, le tariffe dell’1%. Il contesto resta comunque difficile e l’indebolimento della sterlina, dovuto all’incertezza legata alla Brexit, abbatte i ricavi del mercato inglese che rappresentano un quarto del fatturato della compagnia. Ryanair conferma per l’anno la previsione prudente di un rialzo dell’utile dell’8% nel 2017-2018 (1,4-1,45 miliardi). Ryanair annuncia ufficialmente di essere in corsa per Alitalia. Nel novero della decina di proposte arrivate, il vettore low cost irlandese è il secondo ‘pretendente’ a dichiarare, dopo Etihad, di aver presentato un’offerta non vincolante entro il termine del 21 luglio, fissato dalla procedura di gara. “Abbiamo un interesse sincero per la sopravvivenza di Alitalia”, ha detto il cfo di Ryanair “E’ importante che l’attività di lungo raggio continui. Ryanair è pronta a offrire la sua collaborazione
FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE : L’IMMAGINE DELL’ECONOMIA MONDIALE
Migliora l’economia mondiale e in particolare migliorano l’economia europea e quella dell’Italia. Secondo le nuove stime pubblicate dal Fondo monetario internazionale quest’anno il Pil italiano crescerà del 1,3% (rispetto a +0,8% della stima precedente pubblicata in aprile) e dell’ 1% nel 2018. L’area euro rappresenta la nota positiva del World Economic Outlook: il Pil di Eurolandia è rivisto al rialzo all’1,9% per il 2017 e all’1,7% per il 2018. Oltre all’Italia crescono più delle attese tutte le maggiori economie del Vecchio Continente. In Europa frena invece la Gran Bretagna che, alle prese con i negoziati della Brexit, limita la crescita del 2017 al +1,7%. Gli Stati Uniti sono attesi crescere meno delle previsioni, al 2,1%, sia quest’anno, sia il prossimo: la revisione al ribasso «riflette le attese di una politica di bilancio meno espansiva» con il dollaro sotto pressione e calato da marzo del 3,5%. Il FMI conferma le stime di crescita per la Russia e l’India e rivede al rialzo quelle della Cina. Il Dragone è stimato crescere quest’anno del 6,7% e il prossimo del 6,4%.
BANCARI : EMORRAGIA IN ATTO (RETRIBUZIONI E POSTI DI LAVORO)
Secondo il rapporto della First, il sindacato dei bancari della Cisl, nei soli primi mesi del 2017 sono stati definiti 17500 esuberi nel settore bancario, con il rischio che, con questo ritmo, le banche potrebbero trovarsi in difficoltà nel finanziare i fondi esuberi o non avere lavoratori con l’età per l’uscita. Inoltre considerando tutti piani già realizzati e gli accordi firmati con i sindacati, tra il 2007 e il 2023, l’universo dei bancari si appresta a perdere 67mila addetti, seppur mitigato da 17.000 assunzioni di giovani grazie all’intervento del Fondo per l’occupazione nel credito. La profonda trasformazione del lavoro bancario e l’irruzione della tecnologia nel processo sta erodendo il modello di business della banca tradizionale. Al calo dell’occupazione si è accompagnata la riduzione delle retribuzioni dei bancari.
COME REGOLAMENTARE LO SCIOPERO: IN ATTESA DI DECISIONI NORMATIVE
Nonostante i ripetuti annunci del Governo, l’esame del provvedimento, già discusso in Commissione dal 2015, che prevede tre proposte di modifica della normativa sugli scioperi slitta a settembre Basterebbero tre semplici norme per garantire il diritto di mobilità senza ledere il diritto di sciopero: 1) correzione della “rarefazione oggettiva ossia il tempo che deve intercorrere tra uno sciopero e l’altro; 2) la comunicazione anticipata dell’adesione allo sciopero per consentire all’azienda di rendere con anticipo i servizi effettivamente funzionanti; 3) l’eventuale disdetta conflittuale deve essere resa nota con altrettanto anticipo.
MILANO
• RAPPORTO DALLA CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO : L’IMMAGINE DELLA CITTA’
La Milano internazionale conferma la sua vocazione storica già intrinseca nel nome, terra di mezzo tra nord e Sud,tra l’Europa e l’Italia e anche tra mare e montagna. Milano calamita per investimenti esteri, con oltre 3.500 imprese a partecipazione straniera presenti in città per 280mila posti di lavoro, creati e un giro d’affari global-meneghino che sfiora i 170 milioni di euro, un polo tecnologico di grande forza attrattiva già evidente nei numeri del 2017 con un +38% di start up innovative, quasi il 16% del sistema italia, 9mila under 30 in più che lavorano e un tasso di disoccupazione previsto in calo nel prossimo triennio. Questi i temi salienti del 27esimo rapporto Milano Produttiva stilato dalla Camera di Commercio di Milano: giovani, start up e animo internazionale. Milano è epicentro globale, si vede dai grattacieli acquistati da Fondi sovrani arabi ai nuovi palazzi diventati sede delle multinazionali tecnologiche, passando dagli edifici storici rilevati da colossi immobiliari asiatici a grandi alberghi fino alle strade del lusso, alle squadre di pallone e alle pasticcerie, la candidatura a ospitare l’Agenzia del Farmaco. In totale 296mila le imprese milanesi che crescono a doppia velocità rispetto alla media europea, cresce il commercio estero verso i mercati asiatici.
• GALLERIA VITTORIO EMANUELE: AFFITTI ALLE STELLE
Tutti vogliono la Galleria Vittorio Emanuele di Milano. E così, con una messa a reddito da parte del Comune più oculata (e trasparente) rispetto al passato, in dieci anni gli incassi degli affitti per Palazzo Marino sono passati dagli 8 milioni del 2007 agli attuali 30, con prospettive crescenti anche per i prossimi anni (già 2 milioni in più per il 2018).Casi particolari i cosiddetti locali storici, ad esempio Ristorante Savini, che ha diritto di proseguire il contratto di affitto senza gara. Oggi quasi il 70% degli spazi è commerciale, contro il 46% del 2007, le abitazioni sono l’0,48%, contro il 6%.
ROMA
• PARCO COLOSSEO: IL SI DEL CONSIGLIO DI STATO
Il Consiglio di Stato dà il via libera al parco archeologico del Colosseo e dice sì anche alla nomina di direttori stranieri del parco stesso. La Sesta sezione del Consiglio di Stato, con due sentenze pubblicate oggi, ha accolto gli appelli del Ministero dei Beni Culturali contro le due sentenze del Tar Lazio, che avevano accolto i ricorsi di Roma Capitale in relazione all’istituzione del Parco archeologico del Colosseo e alla nomina con selezione pubblica internazionale del suo direttore. ” Nelle sentenze depositate oggi il Consiglio di Stato si pronuncia su tre questioni: quella del necessario coinvolgimento di Roma Capitale, nel processo decisionale; quella della fonte istitutiva; quella in merito al conferimento dell’incarico di direzione del Parco archeologico del Colosseo anche a cittadini non italiani.
PREZIOSI : IL PATRON DEI GIOCATTOLI ALLA RICERCA DI UN PARTNER INDUSTRIALE
L’anno prossimo Enrico Preziosi compirà 70 e l’azienda di giocattoli che porta il suo nome celebrerà il 40° anno d’attività. Insomma, il 2018 sarà per l’imprenditore avellinese, classe 1948, l’anno del doppio traguardo. Il futuro del gruppo di giocattoli è la priorità del patron, fattura 900 milioni e dall’esercizio 2014-2015 è tornato a produrre utili dopo le perdite degli anni precedenti, che una volta sistemata la joint venture con Artsana, la società del fondo Investindustrial (che garantisce 105 milioni per rilevare il 50%), deve dedicarsi a riconquistare quote di mercato in Italia e a trovare un partner industriale. E’ in attesa del via libera dell’Antitrust UE per l’operazione con il gruppo controllato da Investindustrial (il cui incasso permetterà di liquidare i cinesi di Ocean Gold Global, al momento al 49% della società), e dovrà anche occuparsi di trovare una soluzione per il Genoa, in vendita da mes,i ma senza una trattativa concreta.
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