CORONAVIRUS

• La Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti, ha deciso di abbassare i tassi d’interesse di mezzo punto percentuale, portandoli a un intervallo tra l’1 e l’1,25 per cento: un tasso di interesse più basso, infatti, rende più conveniente per le banche prestare il denaro e più facile fare credito ai cittadini e alle imprese.
• Con lo scoppio del coronavirus in Europa, Easyjet riadatta frequenze e programma dei voli, mantenendo inalterato il piano estivo per l’Italia, aggiungendo nuove rotte, perché l’italia è un mercato su cui la compagnia vuole continuare ad investire.
• Più dannosa del virus è l’epidemia parallela, quella della paura: i nostri sensori del cervello (amigdale) sono in stato di massima allerta, tipo un allarme rosso, cosi ci sono comportamenti impulsivi, istintivi che prevalgono su quelli razionali.
• L’epidemia del virus in Italia e le misure per contenerla sono un rischio anche per fusioni ed acquisizioni,l’evoluzione dell’epidemia potrebbe incidere su due diligence, garanzie, prezzo e closing.,
• A breve inizierà la stagione delle Assemblee delle società quotate a Piazza Affari e gli operatori finanziari cominciano ad interrogarsi se gli appuntamenti obbligatori delle assise non siano a rischio di rinvio, visto lo slittamento del Salone del Mobile, il Salone del Risparmio ( tra maggio e giugno).
• Gli investitori di Apple sono sempre più preoccupati dell’effetto che il virus avrà sulla capacità aziendale di rispettare i target produttivi nel corso del primo trimestre: la società ha già perso in capitalizzazione, oggi vale 1.300 miliardi (1430) e ha già bruciato 130 milioni
• Rinviate Vinitaly, Enolitech e sol & Agrifood ( 14-17/06) , nonché Cibus (la fiera dell’agroalimentare) e il Salone di Ginevra.
• Scure su chiunque metta in campo pratiche commerciali sleali approfittando dell’allarme sociale generato dal coronavirus, con multe fino a 60mila euro per chi subordina l’acquisto di prodotti agroalimentari a certificazioni “ no virus” non obbligatorie riferite al Coronavirus.
• Dopo Unicredit, Generali e Axa, anche Cattolica Assicurazioni lancia la polizza Active Business Nonstop per rispondere alla domanda proveniente dagli esercizi commerciali costretti per provvedimenti delle autorità a chiusura obbligatoria e misure restrittive.
• Udienze civili non urgenti sospese presso il Tribunale di Milano fino al prossimo 9 marzo, ad eccezione delle cause relative ad alimenti, procedimenti cautelari e per adozione di provvedimenti di amministrazione di sostegno, di interdizione, di inabilitazione e per abusi familiari.
• Terapie intensive sotto stress al Nord: dove tra istituti pubblici e privati accreditati ci sono 5090 posti letto di terapia intensiva ( 8,42 x 100.000 abitanti), 1129 per terapia intensiva neonatale (2,46 per 1000 nati vivi), ci cono circa 80 caserme e strutture per 6.600 posti letto sul territorio nazionale ma a Milano ci sono i 150 dell’Ospedale Baggio e i 60 dell’Aeronautica presso l’Aeroporto di Linate, Poiché mancano in totale 2 mila medici e 5.000 infermieri: si è pensato di richiamare i medici in pensione e di far laureare in anticipo il prossimo corso infermier, oltre a creare sinergie con il privato per avere posti di terapia intensiva.
• Bando da 4,5 milioni per lo smart working promosso da Regione Lombardia e rivolto ai datori di lavoro iscritti alla camera di commercio ed in possesso di partita IVA, con almeno 3 dipendenti.( dal 2 aprile al 15 dicembre 2021).
• Secondo la scienza medica il coronavirus è un virus per malati, è vero che gli anziani sono predisposti a complicanze legate all’influenza, ma il virus di questi giorni genera un’influenza più efficiente di quelle comuni nel passare dalle vie respiratorie alte a quelle basse, non ci sono medicine per curarla, né nei giovani né negli anziani, si testano antivirali impiegati per altre malattie con i quali aituare i pazienti a superare la crisi, nonché la ventilazione artificiale: la mortalità non dipende dal virus, ma dalla debolezza del soggetto.

DAL MONDO DELLE DONNE
• PARITA DI GENERE. AUMENTANO LE DONNE IN RUOLI AL VERTICE SECONDO REPORT GRANT THORNTON
Sempre più donne al mondo nel ruolo di Ceo, anche se non cresce la presenza femminile ai vertici delle aziende. É il dato che emerge dall’ultimo International BusinessReport (IBR) – Women inBusiness 2020 di Grant Thornton International, ricerca effettuata a livello globale che raccoglie le risposte di circa 10.000 leader aziendali in 32 Paesi. Secondo lo studio, nel 2020 le donne detengono il 29% delle posizioni aziendali di comando, la stessa percentuale registrata nel 2019. Nonostante questa “frenata”, le aziende che presentano donne al vertice, nel ruolo di Ceo, sono invece aumentate di 5 punti percentuali arrivando a livello globale al 20% nel 2020 rispetto al 15% dell’anno precedente. Le donne risultano più brave negli studi degli uomini, dalle medie all’università: con isultati migliori in Italia Per quanto riguarda la situazione in Italia, le posizioni di Ceo occupate dalle donne nel 2020 hanno raggiunto il 23%, andando dunque oltre il dato medio globale e registrando un importante aumento rispetto al 2019 (15%). Più in generale, nel nostro Paese, le donne che detengono posizioni di leadership rappresentano oggi il 28%,con un aumento di 4 punti percentuali rispetto al 2019. Allo stesso tempo risulta in calo la percentuale di aziende senza presenze femminili nel senior management che attualmente si assesta al 18%. In termini di media mobile triennale si registra un andamento positivo: nel 2020 la percentuale è del 22%, contro il 28% del 2019 e il 34% del 2018.

• NOTAI: Il 2019 si è chiuso con un traguardo storico: per la prima volta i nuovi ruoli vincitori del concorso hanno raggiunto il gender balance, con una suddivisione perfetta tra uomini e donne: 221 su 442.

• TAMPON TAX (SCOZIA): In Scozia il parlamento ha approvato un nuovo disegno di legge che intende far diventare gratuiti assorbenti e tamponi, rendendoli disponibili nei centri di aggregazione giovanile come i centri sociali. Ancora non è fatta ma ci siamo vicini. In Scozia c’è un termine prefetto per chiarire di cosa stiamo parlando: “period poverty”.

ANTIRICICLAGGIO E OPERE D’ARTE: L’OPINIONE DEL PROCURATORE CAPO DI MILANO E DELLA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA DI MILANO
Inutile scorrere i quaderni antiriciclaggio dell’UIF sulle segnalazioni sospette da parte di operatori del mercato d’arte, case d’asta, antiquari e galleristi, perché non ce ne sono o sono una o due risalenti al 2017. Di questa assenza non n’è convinto il procuratore Greco, che intervistato nei giorni scorsi ha messo in connessione arte e riciclaggio: “ ci sono due tipi di riciclaggio, quello dei soldi sporchi reinvestiti e ripuliti e quello che ha reso clandestini denari puliti derivanti da evasione fiscale. Dal 2018 l’evoluzione del sistema finanziario e l’economia a tasso zero ha portato gli investitori a diversificare in beni che possono rivalutarsi facilmente, come l’arte”. Fa eco al Procuratore, il Ten col Tadini, della Direzione Investigativa Antimafia spiegando il meccanismo per cui le opere d’arte diventano una forma di investimento per la criminalità organizzata che si può rivalutare nel tempo e di cui la criminalità approfitta.

INTERCETTAZIONI: PARTE LA RIFORMA
Intercettazioni, più spazio ai difensori; ma trojan ad ampio raggio e utilizzo dei risultati in procedimenti diversi. Tutto dal 1° maggio prossimo e per i processi penali iscritti a partire dalla stessa data. Sempre dal 1° maggio entrerà in vigore l’eccezione al divieto di pubblicazione con riguardo alle ordinanze che dispongono la custodia cautelare. I difensori potranno ascoltare e ottenere copia delle registrazioni intercettate, potranno esaminare per via telematica gli atti depositati al termine delle indagini preliminari e chiedere, entro 20 giorni dall’avviso di chiusura delle indagini preliminari, di integrare la lista delle registrazioni ritenute rilevanti.

CASSA INTEGRAZIONE PER GLI STUDI PROFESSIONALI (OLTRE 35 MILA STUDI CHE OCCUPANO 307 MILA LAVORATORI)
Ammortizzatori sociali anche nei piccoli studi professionali. Il decreto 27 dicembre 2019 (in G.U. n. 53/20), infatti, dà il via libera al «fondo di solidarietà bilaterale per attività professionali» applicabile agli studi con almeno tre dipendenti erogando una prestazione in tutto simile alla cassa integrazione (stessi causali e importi) nei casi di sospensione dell’attività lavorativa, in cambio del versamento di un contributo.
Novità principale del nuovo fondo, dunque, è l’estensione della tutela alla platea dei datori di lavoro con almeno tre dipendenti, finora esclusi. Ai fini del calcolo della soglia dimensionale si tiene conto anche degli apprendisti Per il finanziamento del fondo sono previsti due tipi di contributi: ordinario e addizionale. La misura del contributo ordinario, dovuto a prescindere dall’effettivo ricorso alle prestazioni, è differenziata a seconda che i datori di lavoro che occupino in media più di tre o 15 dipendenti. In ogni caso, il contributo è ripartito tra studio (due terzi) e lavoratori (l’altro terzo). Il contributo addizionale, in misura fissa, è dovuto solamente nel caso di fruizione di prestazioni. È pari, per tutti gli studi, al 4% delle retribuzioni delle ore perse dai lavoratori ed è interamente a carico dello studio professionale.
La durata massima è differenziata rispetto al numero di dipendenti dello studio: a) per quelli che occupano in media fino a 15 dipendenti, l’assegno spetta al massimo per 12 mesi in un biennio mobile; b) per quelli che occupano in media più di 15 dipendenti, l’assegno spetta al massimo per 12 mesi in un biennio mobile, con possibilità di un ulteriore periodo di 26 settimane. In ogni caso, la durata massima non può eccedere i 24 mesi nel quinquennio mobile. La prestazione è pari all’80% della retribuzione che sarebbe spettata al lavoratore per le ore non lavorate fino a un massimo mensile al netto del contributo del 5,84% trattenuto dal fondo, nel corrente anno 2020.