DOMPE’: SERVE PIU EUROPA E MENO BUROCRAZIA
L’imprenditore biofarmaceutico Sergio Dompé afferma che di economia e crescita si discute pochissimo in questa fase che ci porterà alle elezioni europee. «Eppure noi stiamo correndo», dice: il distretto dei farmaci italiano ha superato quello della Germania, esempio di un’Italia che è ancora molto competitiva, in grado addirittura di prendere posizioni da leader nel mondo. A questo punto è necessario che di questo ci sia più consapevolezza anche nella politica. E’ auspicabile attrarre capitali, favorendo le aggregazioni tra aziende nella stessa filiera».
EUROPA: GLI ITALIANI SONO FAVOREVOLI MA OCCORRE RIFORMARLA
ll tasso di europeismo degli italiani è alto. Il 66% , ossia due terzi, è pro Europa, solo 8-10% vorrebbe andare via, c’è addirittura un terzo che vorrebbe gli Stati Uniti d’ Europa, secondo il sondaggio Ipsos. La maggioranza chiede di cambiare tutto in Europa, per farla funzionare meglio, riconoscendo che spesso l’Italia non è trattata allo stesso modo di altri paesi.
FONDI : A CACCIA DI AFFARI
Nel Nordest è caccia all’affare, aziende in stress finanziario con un buon modello industriale, competenze, mercati e marchi conosciuti (14% sono fragili finanziariamente) Secondo l’Università degli Studi di Padova, Dipartimento scienze economiche la somma delle posizioni finanziarie nette (indicatore indebitamento azienda) è quasi pari al fatturato: 20.9 miliardi. I fondi sono attivi in modo diverso: ad esempio 21Invest di ABenetton è entrata con aumento di capitale acquisendo il 36% di Zonin 1821 oppure Pillarstone e piattaforma KKR in soccorso di Lotto ecc.
LE QUOTE ROSA
• La percentuale di donne che sono entrate nei consigli di amministrazione di società quotate, per effetto della legge Golfo-Mosca, è arrivata al 33,5%. A otto anni di distanza, la legge sembrerebbe aver funzionato. Ma è così? Per l’economista Lorenzo Bini Smaghi, già membro della Bce e oggi presidente di Société Générale: il risultato ottenuto dalla legge non appare sufficiente, avendo la percentuale di donne raggiunto appena il limite inferiore definito dalla quota, e sono rare le aziende che sono andate oltre e rilancia: se l’obiettivo è davvero quello della parità tra i due generi, è necessario non solo rinnovare la legge, ma anche innalzare la soglia minima della quota di genere meno rappresentata, ad esempio dal 33 al 40%.
DL CRESCITA:
MIX DI INCENTIVI PER LA CRESCITA IMPRESE
Mix di incentivi per la trasformazione digitale dei processi produttivi; Sabatini estesa e potenziata per la capitalizzazione; contributi a sostegno dell’economia circolare: sono alcuni dei principali strumenti di agevolazione alle imprese che il decreto per la crescita, approvato dal Consiglio dei Ministri, mette in campo. Il provvedimento rilancia il super-ammortamento e il fondo di garanzia, semplifica il Patent Box, mentre salta la possibile proroga del credito d’imposta per ricerca & sviluppo.
RISPARMIATORI – INDENNIZZI AMPI
La restituzione del denaro agli investitori «truffati» dalle banche interesserà anche gli eredi e i familiari: coniuge, soggetto legato da unione civile, convivente more uxorio o di fatto, parenti entro il secondo grado che siano in possesso dei titoli a seguito di trasferimento per atto tra vivi.
PONTI D’ORO PER GLI IMPATRIATI
Ponti d’oro per i lavoratori ma anche imprenditori che rientrano in Italia. Agevolazioni fiscali con uno sconto sul reddito fino al 70% dell’imponibile e sgravi aumentati nel caso di figli minorenni o trasferimento della residenza nelle regioni del Sud Italia.
ROTTAMAZIONE : ARRIVATI A QUOTA 800MILA
Secondo i dati forniti da Agenzia delle entrate-Riscossione sono oltre 800 mila le domande già arrivate, 139.121 per la procedura del saldo e stralcio e 723.632 per la rottamazione-ter. La regione con il numero più alto di istanze presentate è il Lazio con 135.644, seguita dalla Lombardia, a quota 127.367 e la Campania con 98.843.
GDF: IL RAPPORTO 2018 SULL’AZZARDO E IL GIOCO
Alle mafie, il business dell’azzardo interessa ancora. Anzi, nonostante diverse e anche recenti batoste investigative e giudiziarie, gli appetiti non si sono placati. Uno scenario che trova conferma nell’analisi esaminando in cifre l’anno trascorso: sono stati 7.922 interventi con 1.341 irregolarità, 1.037 persone denunciate e 26 minori coinvolti, 204 indagini di polizia giudiziaria, di cui 136 per giochi e 68 in materia di scommesse, , una base imponibile sottratta a tassazione per oltre 800 milioni di euro con un’imposta evasa per oltre 44 milioni di euro, identificati 6 paesi UE come metà di riciclaggio (Germania, Austria, Lussemburgo, Romania, Malta e Regno Unito).
FINCANTIERI ACQUISISCE LA MAGGIORANZA DI INSIS
Nell’ambito del potenziamento delle proprie attività nei settori ad alto contenuto tecnologico, Fincantieri ha acquisito una quota di maggioranza del capitale di Insis, società con sede Follo (La Spezia), attiva nei settori dell’informatica e dell’elettronica e che ha registrato nel 2018 ricavi pari a 51,7 milioni di euro, con una previsione di crescita per il 2019. Impiega circa 100 persone, il 70% delle quali sono ingegneri, sistemisti e tecnici specializzati.
CROAZIA: UN PONTE CON I CINESI
Il colosso pubblico China Road and Bridge Corporation si è aggiudicato un cantiere finanziato per l’85% con fondi dell’Unione europea: quello per la costruzione del ponte di Pljesac, attualmente in costruzione in Croazia. Di importanza strategica per Paese balcanico, il ponte, lungo 2,4 chilometri, collegherà, a Sud, la città Dubrovnik al resto della costa croata. Così la Croazia non sarà più divisa in due. La società cinese è la prima a eseguire lavori infrastrutturali di grande portata sul territorio dell’Ue.
ITALIA: STIPENDI BASSI E CUNEO FISCALE ALTO
In Italia il salario lordo per un lavoratore single è, in media, di 45.300 dollari, il diciannovesimo dell’area Ocse. Di contro, il cuneo fiscale è il terzo più altro tra i 36 paesi compresi nell’Organizzazione, con una crescita dello 0.2% che ha portato il tasso al 47,9%. Peggio dell’Italia solo Belgio (52,7%) e Germania (49,5%). E’ quanto emerge dal consueto rapporto «taxing wages» realizzato dall’Ocse. L’andamento del cuneo fiscale in Italia è in controtendenza rispetto alla media Ocse. Dal 2009 al 2018, in Italia la crescita del cuneo è stata dell’1,1%.
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