PMI INNOVATIVE : AL RALLENTATORE SECONDO IL REPORT DI BERNONI GRANT THORNTON POICHE’ 877 SONO ISCRITTE SU UNA PLATEA DI 18.000
La mancata consapevolezza dei vantaggi fiscali, burocratici e contributivi, da un lato, e un ridotto appeal degli incentivi stessi, dall’altro, hanno avuto l’effetto di rallentare la crescita delle pmi innovative iscritte nell’apposito registro delle Cciaa. Sono 877 le imprese iscritte al 24 settembre 2018 su una platea potenziale di oltre 18 mila imprese, che rispondono quindi alle caratteristiche per essere definite pmi innovative. Le 230 imprese in più rispetto all’anno scorso iscritte al registro delle pmi innovative operano per il 65% nel settore dei servizi, per il 28% nell’industria/artigianato e per il 6% nel commercio. Il livello di anzianità delle aziende si attesta su una media di 8 anni. Unendo questo dato a quelli relativi al fatturato il report evidenzia una crescita lenta, in contraddizione con la natura stessa delle pmi Innovative, specialmente se basata su elementi di innovazione industriale di prodotto, di servizio o di processo. Tra gli elementi di questa edizione del report, un dato rilevante è appunto l’elevato numero di pmi innovative di dimensioni molto contenute: circa il 43% delle 230 nuove iscritte ha un valore della produzione compreso tra 0 e 500 mila euro. Più della metà delle nuove pmi ha meno di 10 addetti, mentre circa il 6% delle società ne presenta più di 50. Incrociando i dati con l’anzianità media, si può osservare come le dimensioni contenute delle nuove pmi siano una caratteristica che si protrae nel tempo. Tanto da indurre a pensare che è proprio il contesto economico e produttivo italiano a non facilitare la crescita rapida che dovrebbe caratterizzare questo tipo di aziende. Il calo nel numero delle iscrizioni, unito ad alcune cancellazioni dal registro stesso, può essere un sintomo di incapacità di realizzare i benefici attesi dall’iscrizione. “ Per rilanciare e supportare questa tipologia di aziende, così importante per il tessuto imprenditoriale del paese, è necessario favorire l’ingresso di investitori istituzionali che possono dare stabilità e managerializzazione alle imprese, ma anche costruire un patent box facilitato e incentivare la presenza femminile/giovanile ideando una disciplina del lavoro a misura di pmi innovative» afferma Alessandro Dragonetti, co-managing partner e Head of Tax di Bernoni Grant Thornton.
CASSAZIONE
• Non è applicabile il termine di decadenza di quindici giorni per esercitare il diritto di recesso da una società a responsabilità limitata trasformata in una società per azioni. Anche a seguito del mutamento della forma giuridica, la disciplina applicabile per recedere dall’accordo societario è quella prevista dal primo comma dell’articolo 2473 del codice civile: il diritto di recesso può essere esercitato nel termine previsto nello statuto della srl; in mancanza di tale previsione, secondo buona fede e correttezza.
• La stabile organizzazione deve essere accertata in base ad elementi di fatto referibili a ciascun periodo di imposta che possono mutare nel corso degli anni con la conseguenza che non è possibile far valere il giudicato esterno formatosi per altri periodi di imposta.
• L’impegno del socio ad eseguire un versamento in favore della società non discende dalla relativa delibera assembleare favorevole, bensì dalla distinta manifestazione di volontà negoziale ascrivibile in via diretta dal socio.
• La cessione del ramo d’azienda indebitata con il fisco a una società amica senza trasferire i debiti tributari costituisce sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
• Gli accordi di ristrutturazione sono procedure concorsuali e non uno strumento negoziale privatistico, in quanto regolati da meccanismi che le contraddistinguono. Precisamente l’esenzione per gli atti compiuti in loro esecuzione dall’azione revocatoria fallimentare, il deposito di un ricorso, la pubblicazione nel registro delle imprese, l’intervento del tribunale con il decreto di omologazione e la disponibilità di misure protettive temporanee.
MILANO: GALLERIA, SEVEN STARS E TOWNHOUSE CEDUTI PER 18 MILIONI
I due alberghi del Salotto — il Seven Stars e il Townhouse — passano in mano straniera. Il proprietario, l’imprenditore Alessandro Rosso, che da poco ha saldato tutti i suoi debiti con il Comune, ha ceduto per circa 18 milioni i rami d’azienda a Alexander Vik, un noto miliardario svedese che risiede a Montecarlo unitamente alle concessioni per gli ampi spazi affacciati sull’Ottagono che fanno capo a Palazzo Marino.
CONCORRENZA: PUBBLICATE LE LINEE GUIDA DELL’AUTORITA’ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO (AGCM)
Le imprese devono essere sempre più attente alla concorrenza. L’Agcm, al termine di un confronto con i soggetti che poi si troveranno ad applicarle, avvocati in primis, ha pubblicato il testo definitivo delle Linee guida in materia di compliance antitrust, necessarie per delineare i comportamenti che possono «addolcire» le sanzioni da parte dell’Authority. Con le linee guida, infatti, l’Antitrust punta da una parte a prevenire gli illeciti antitrust da parte delle aziende e, dall’altra, a incentivare l’adozione spontanea di programmi di compliance adeguati.
IVA
• Grazie alla fatturazione elettronica l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione di tutti i soggetti passivi Iva residenti e stabili in Italia» le bozze dei documenti relativi a registri, liquidazione periodica e dichiarazione annuale Iva. Per chi accetta la precompilata vengono meno gli obblighi per gli operatori di registrare fatture e acquisti.
• Nuovi alert del fisco sulle possibili irregolarità Iva commesse da imprese e professionisti. L’Agenzia delle entrate sta recapitando ai contribuenti inviti alla compliance relativi al mancato invio della comunicazione delle liquidazioni periodiche dell’imposta, con riferimento a trimestri nei quali, in base ai dati dello spesometro, risultano emesse fatture attive (quindi un’Iva a debito). L’ulteriore azione di moral suasion fiscale è prevista in un provvedimento firmato ieri dal direttore delle Entrate, Antonino Maggiore.
ITALIANI ED EUROPEI, IN LARGA MAGGIORANZA, APPREZZANO L’EURO E ANCHE LA UE
Sono stati comunicati i risultati del sondaggio di Eurobarometro, condotto nel settembre scorso su 27.474 cittadini dei 28 stati membri dell’Unione europea e comunicato un anno prima delle elezioni del 2019. Esso ha mostrato che il 68% degli europei è convinto che l’Unione abbia portato dei vantaggi al proprio paese e il 61% che l’euro abbia giovato. Anche gli italiani: lo stesso sondaggio ci informa che il nostro giudizio positivo sull’Unione europea è aumentato dallo scorso anno del 5%, ha raggiunto il 44%. Più alta la nostra fiducia nell’euro, che lo scorso anno era del 45%, oggi è del 57%.
DA CAPODANNO AUMENTANO LE MULTE STRADALI
Dal 1° gennaio 2019 scatterà un aumento biennale intorno al 2,4% degli importi delle sanzioni previste dal codice della strada.
LIBRETTI AL PORTATORE : ADDIO
Antiriciclaggio, libretti al portatore in soffitta entro la fine dell’anno. «Entro il 31 dicembre 2018 i libretti al portatore, bancari o postali, ovvero i libretti non nominativi e quindi non riconducibili ad alcun soggetto specifico, dovranno essere estinti». Lo comunica il Ministero dell’economia e finanze (Mef).
CENTROMARCA: PARLA IL NUOVO PRESIDENTE FRANCESCO MUTTI
L’Associazione nata negli anni 60 per supportare le imprese con un nome, italiane e straniere conta circa 200 aziende del settore beni di consumo e ha scelto come Presidente Francesco Mutti, amministratore delegato dell’omonima azienda familiare, leader specializzata nelle conserve alimentari, in particolare nel settore del pomodoro, che ha sempre puntato sulla qualità di prodotto e le strategie per proteggerlo. Egli ritiene necessario tornare a costruire per il futuro dell’Italia, a suo avviso servono visione, capacità di sacrificio, e non dare nulla per scontato. Il Made in Italy cresce se c’è qualità, la competizione è positiva, ma deve esserci senza danneggiare l’agricoltura e il consumatore che deve essere educato a saper scegliere i prodotti salutari senza coercizione.
.
SPERLARI: OFFRE PER ACQUISIRE PERNIGOTTI
Il gruppo, famoso per il torrone, che a metà del 2017 è entrato a fare parte della tedesca Katjes international, ha avviato una trattativa con la holding turca Toksöz, che ha in portafoglio Pernigotti, per rilevare non solo il marchio dei celebri gianduiotti, ma l’intero stabilimento produttivo di Novi Ligure (AL), che l’attuale proprietà ha invece intenzione di chiudere, esternalizzando la produzione addirittura in Turchia e mantenendo la proprietà del marchio.
Comments